L'Olivicoltura nasce quando l'uomo inizia a fare propri i benefici che l'Olivo porta con sé, parliamo, secondo le testimonianze rinvenute, di circa 6.000 anni fa nel Mediterraneo orientale. Il periodo è il Neolitico, l'età della pietra quando l'uomo, grazie all'agricoltura, inizia ad essere stanziale.
Dell'Olivo si è usato sempre tutto, la parte legnosa, le foglie, il frutto, per i fini più disparati: per riscaldarsi, per farne utensili, per la cosmesi, per gli unguenti, per l'alimentazione.
Inoltre nei millenni l'Olivo si è adattato a svariati cambiamenti, perlopiù climatici e di areale a seguito delle migrazioni dei popoli, grazie alla sua fisiologia che gli ha consentito un’ampia variabilità riscontrabile nelle singole specificità delle innumerevoli Cultivar, regalando così all’uomo ancora una volta prodotti unici.
Dal conto nostro, nel tempo ci si è sempre più affinati fino a toccare punte sicuramente elevate ma che inevitabilmente aspettano di essere superate nella produzione, trasformazione e utilizzo dei prodotti che questo nostro alleato ci offre.
Oggi innegabilmente il dono più apprezzato dell'Olivo è l'Olio. L’Olio Extravergine d'Oliva con le sue proprietà non trova competitori tra gli oli derivati dalle altre specie vegetali o da grassi animali.
Nel tempo quindi il “tradizionale” rapporto tra Olivo e uomo si è sviluppato e rafforzato grazie ai cambiamenti e alle innovazioni.
Oggigiorno, oltre alle esperienze, disponiamo di accurati studi e ricerche scientifiche tali da poter sostenere che il percorso in parallelo iniziato millenni addietro non può prescindere dal nostro rispetto per l’Olivo. Se vogliamo continuare ad usufruire al meglio di ciò che questa pianta ci può offrire il rapporto tra Olivo e uomo deve affinarsi sempre di più, com'è sempre avvenuto nella storia. La consapevolezza delle sue caratteristiche e dei suoi bisogni (che non prevedono il piegarla arbitrariamente ai nostri voleri, esigenze, comodità, credenze) sono il presupposto di un rapporto non conflittuale; che si tratti dell’aspetto agronomico o di quello della produzione alimentare, non ci si può fermare a concetti dalla memoria corta tipo “si è sempre fatto così” che bloccano le prospettive future di miglioramento.
Dal campo alla filiera di trasformazione del suo frutto - l’Oliva - fino all’utilizzo dei suoi prodotti, come appunto l’Olio, serve innovare il nostro approccio - per continuare nella tradizione di un parallelo sviluppo Olivo & uomo - che solo se sostenibile potrà continuare a darci i suoi benefici, perché no, anche economici e sociali, potendo fungere in questo caso anche da antidoto allo spopolamento.
Come in ogni settore per evolversi non ci si può fermare al proprio sapere bensì approfondire, studiare, confrontarsi con chi ha comprovate conoscenze in materia.
Con ciò la Pro Olio San Lupo, in occasione della manifestazione Unpli “Borgo Vagare 2025”, invita operatori del settore e appassionati a quello che vuole essere un momento di approfondimento e riflessione sull’Olio e l’Olivicoltura che si terrà a San Lupo (BN) dalle ore 17:00 di domenica 20 luglio insieme ad esperti e studiosi della materia.
Commenti
Posta un commento