A San Lupo, come quasi dappertutto, il bene arboreo pubblico viene sistematicamente mal gestito. È difficile vedere interventi che non siano cimature o capitozzature, le più deleterie per la salute e la vita degli alberi, di conseguenza per la loro stabilità e quindi per la sicurezza dei cittadini. A dirla tutta la cattiva gestione inizia sin dalla programmazione, ad esempio: per il tiglio si consideri che a maturità (a 50-60 anni) assume più o meno le dimensioni definitive e può raggiungere i 20-30 metri di altezza e presentare una chioma di 8-12 metri di diametro ma li troviamo piantumati anche a distanze parecchio inferiori (largo zampillo).
Nell'estate del 2023 la nascente Pro Olio San Lupo Aps suggerì ai responsabili della gestione del bene, l'amministrazione, un cambio di passo: catalogazione, valutazione strutturale, piano di risanamento ove necessario e possibile, piano di interventi a breve e lungo termine tra cui la gestione della chioma (potatura). La proposta fu presa in considerazione con la condizione, per l'associazione, di contribuire supportandola nella pianificazione. La Pro Olio, quindi, contattò un professore e ricercatore universitario di alberature pubbliche. Dopo un video incontro illustrativo sulle caratteristiche del progetto, il sindaco respinse l'iniziativa considerandola troppo impegnativa oltre che onerosa non comprendendo il costo della potatura. A quel punto la Pro Olio si offrì di eseguire gratuitamente gli interventi di potatura che sarebbero stati indicati dagli esperti. Non ci furono ragioni, non se ne fece niente.
Nel 2024 con una spesa di 5.246 euro il Comune finanziò nuovamente interventi mal eseguiti (es.: cimature dei tigli appena piantumati in via orti e nessun diradamento al fine di rafforzare strutturalmente i martoriati platani di via nazionale) dai quali si salvò fortunosamente, grazie all'intervento di qualche cittadino, l'ippocastano sulla piazza. A seguito di tali avvenimenti il Presidente del consiglio comunale veniva a conoscenza del mancato progetto dichiarando che nessuno della maggioranza fosse stato aggiornato dal Sindaco e di essere seriamente interessato a realizzarlo.
Da quel momento in poi il Presidente del consiglio comunale non perdeva occasione per chiedere un nuovo incontro con il Professore per il progetto suggerito dalla Pro Olio. Nonostante il pregresso siamo riusciti a fissare un nuovo incontro per chiarire obiettivi e modus operandi. Il nuovo incontro si è tenuto a metà gennaio c.a., assente il Presidente del consiglio, con la partecipazione del Vicesindaco, che sembrava aver ben colto il valore del progetto, e di un consigliere. Ne scaturì, giustamente, che avrebbero dovuto riunirsi e valutare tutto prima di assegnare un eventuale incarico.
Da precisare anche che su richiesta di collaborazione da parte del Presidente del consiglio comunale la Pro Olio si era detta ancora disposta ad eseguire materialmente le indicazioni di potatura dettate dal progetto anche se questa volta con un minimo di rimborso spese. Risultato: progetto nuovamente rigettato, ufficiosamente per mancanza di soldi.
Il progetto avrebbe comportato la spesa di 2.500 euro (...progetto troppo economico per essere considerato buono visti gli standard di spesa degli anni precedenti?! …non sempre si apprezzano i trattamenti di riguardo, in questo caso riservati grazie alla Pro Olio!).
La Pro Olio San Lupo Aps si augura, per il bene del verde pubblico sanlupese, che da oggi in poi vengano programmati ed eseguiti sempre i migliori interventi possibili; se richiesto, il suo direttivo valuterà ulteriori collaborazioni ma non più in veste di associazione e, al pari degli altri operatori, non più gratuitamente.
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