No, questa non è la nostra DeCO

 


Sin dalla fondazione dell'Associazione, tra gli obiettivi che ci eravamo preposti c'era quello di un marchio di garanzia.

Non avendo i supporti politico-programmatici opportuni per chiedere che ci fosse riconosciuto un marchio di qualità (vedi DOP) avevamo puntato su un marchio di tipicità (vedi DeCO) auspicando che facesse da apripista per un futuro marchio di qualità più prestigioso.

Dopo aver illustrato agli amministratori il progetto DeCO, nel giugno 2023 la Pro Olio San Lupo chiese ufficialmente all'amministrazione di fornire il suddetto marchio di tipicità agli olivicoltori sanlupesi. 

La richiesta sembrava essere stata accolta con l'informale incarico dato dal primo cittadino alla stessa Pro Olio e ad un qualificato ed esperto agrotecnico per costruire un regolamento ed un disciplinare, a titolo di volontariato.


Quando tutto era quasi pronto, regolamento, disciplinare e logo, il 6 marzo 2024, all'insaputa degli incaricati informali, arriva la delibera di consiglio n 4 con cui si istituisce la DeCO. Delibera corredata di regolamento dal quale prendiamo le distanze tanto da eliminare dagli obiettivi dell'Associazione Pro Olio San Lupo aps il punto che mirava ad "ottenere un marchio di tipicità territoriale: la De.C.O. (Denominazione Comunale d'Origine), con l'adozione di un disciplinare che garantisca l'alta qualità.". 


Nel regolamento, che trova ispirazione da quello Sandricense (VI), sono riportati alcuni passaggi che non condividiamo.

Due passaggi su tutti ci trovano contrari. 

Uno, "I prodotti che si fregiano della De.Co. devono essere prodotti nell’ambito del territorio del Comune di San Lupo (BN) ed essere legati alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali" ci trova contrari perchè lascia spazio a che l'olio prodotto nel vocato territorio olivicolo di San Lupo possa essere il risultato della lavorazione di olive di altra provenienza, attività purtroppo non proprio rara e che la Pro Olio si prefigge di disincentivare a garanzia del consumatore, dei produttori onesti e a salvaguardia del patrimonio olivicolo locale. Sarebbe stato utile scrivere qualcosa tipo: "I prodotti che si fregiano della De.Co., anche nel caso dei prodotti trasformati, devono essere prodotti da materie prime prodotte esclusivamente nell'ambito del territorio del Comune di San Lupo (BN) ed essere legati alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali (nel caso dell'olio evo, deve essere prodotto da olive del territorio Comunale)".

L'altro "l'area geografica di produzione (che dovrà comprendere in tutto o in parte il territorio comunale)" perchè quel "comprendere in tutto o in parte il territorio comunale" rafforza le nostre perplessità sulla possibilità di molire olive provenienti da altri territori e far passare l'olio prodotto come se fosse olio extravergine di San Lupo.

Inoltre il logo in stile stemma medievale non lo riteniamo adatto al marketing del caso anche perchè andrà apposto alle confezioni in un formato più o meno delle dimensioni di una moneta e non su un gonfalone.


La DeCO è stata voluta principalmente per l'olio ma questa DeCO invece di "favorire gli olivicoltori sanlupesi ad integrare tutti i passaggi della filiera: coltivare gli olivi, produrre l'olio, imbottigliarlo e venderlo al consumatore finale" (uno degli obiettivi della Pro Olio), sembra fatta per favorire chi compra le olive, indipendentemente dal territorio di provenienza, per commercializzarne l'olio. Di fatto, fornire un riconoscimento a chi, grazie a pur legittime manovre commerciali, può mettere sul mercato più olio di quanto ne produce crea automaticamente uno svantaggio per chi produce e vende solo il proprio olio. Non offre una motivazione per organizzarsi a raggiungere il consumatore finale e quindi rendere economicamente conveniente essere olivicoltore. Di conseguenza l'abbandono avanza.


Ragion per cui, fallita l'occasione di ottenere un marchio che garantisse la tipicità dell' EVO sanlupese, come Associazione, abbiamo tolto la DeCO dai punti elencati tra i nostri obiettivi. Però ci proponiamo sempre di "diventare riferimento di tipicità territoriale grazie all'adozione di un disciplinare interno, coniugato al perenne evolversi delle ricerche e delle conoscenze, a cui i soci dovranno rifarsi per garantire l'alta qualità" tenendo sempre presente che, come spiegato nel modus operandi dell'Associazione "le proposte, le iniziative e gli eventi sono realizzabili solo con il supporto dei soci o parte consistente di essi". 


Concludendo, questa DeCO è in contrapposizione al progetto Pro Olio San Lupo aps (perchè abbracciare il progetto Pro Olio San Lupo aps) . L'associazione "...non approva le iniziative di facciata tese a salvaguardare le condotte poco serie, spesso concausa della situazione poco lusinghiera in cui è finita l'olivicoltura sanlupese.".

Purtroppo ci tocca constatare ancora una volta che le scelte di chi amministra il territorio, oggi come in passato, tendono a salvaguardare qualche piccolo interesse privato a discapito del bene comune a tutti; addirittura quest'ultima amministrazione dopo la decisione di uscire dal Parco Nazionale del Matese, massimo strumento di valorizzazione territoriale, è riuscita a vanificare anche un piccolo strumento, la DeCO, utilizzabile per la promozione del prodotto principe dell'economia locale.


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